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Pier Paolo Pasolini riteneva che le pagine dei fumetti fossero nuvole: immagini fluttuanti e cangianti, che attirano l'attenzione e incatenano lo sguardo. Questo libro segue la storia interna a questo straordinario mezzo di comunicazione e ne interpreta le dinamiche socio-culturali che hanno segnato il suo immaginario, nutrito, ibridato e contaminato con quello derivante da altre forme di comunicazione. Il libro ricostruisce alcuni momenti fondativi dell'immaginario dei fumetti e le capacità espressive di un medium che ha dialogato, per oltre un secolo, con la narrativa di massa, il cinema, l'animazione, la fiction televisiva. Tratteggia il ruolo detenuto dal fumetto italiano: il peso ricoperto dagli sceneggiatori nella sua interna evoluzione fra vari decenni, i formati editoriali che hanno caratterizzato stagioni come gli anni Trenta, il dopoguerra, gli anni Sessanta e gli Ottanta, l'attenzione vigile che i nostri autori hanno riversato sulla cultura angloamericana.